La storia di Daniele Silvetti si dipana tra, lavoro, politica, famiglia, attività sociali. Nato ad Ancona, classe ’73, già nel corso degli studi classici e poi in quelli alla Facoltà di Giurisprudenza di Bologna dove si è laureato con una tesi in Diritto della Navigazione, ha alimentato la passione politica militando nelle formazioni giovanili di Alleanza Nazionale e ricoprendo il ruolo di coordinatore Provinciale.
L’impegno l’ha proiettato subito verso ruoli amministrativi. È stato ininterrottamente consigliere Comunale di Ancona dal 1997 al 2006 e componente delle Commissioni “Affari istituzionali e Legali” e “Commercio, Porto e Trasporti pubblici”. Dal 2006 al 2015 è stato Consigliere Regionale delle Marche ricoprendo anche il ruolo di Vice Presidente della Commissione “Urbanistica, Lavori Pubblici, Trasporti, Ambiente, Cave e Torbiere”.
Attualmente è Coordinatore Provinciale e Vice Coordinatore Marche Nord di Forza Italia movimento al quale ha aderito nel novembre 2014 riconoscendosi nei valori del Partito Popolare Europeo. Presidente Regionale di Confabitare Marche.
Compatibilmente con gli impegni politici si è avviato alla professione forense di Avvocato iscritto all’Ordine di Ancona. Si occupa di Diritto Civile e Societario ed è iscritto nell’albo dei Custodi Giudiziari del Tribunale di Ancona. Negli anni è stato designato a vari incarichi e, dal Luglio 2018, è componente effettivo del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti), organo permanente del Ministero dello Sviluppo Economico, per conto della Conferenza allargata Stato-Regioni-Comuni. Daniele predilige le letture a fondo storico medievale.
È appassionato di modellismo statico ambientato nella seconda guerra mondiale; è collezionista ed intenditore di scotch whisky ed annovera una pregiata collezione di sigari cubani anche se il tempo migliore è quello dedicato alla famiglia: alla moglie Manola ed alle figlie Ginevra e Virginia. Appassionato di sport, è stato tra i fondatori della Gloriosa SS Mantakas calcio a 5 di Ancona dove ha giocato dal 1997 al 2005, e buon praticante di sci.
Nei viaggi ama scoprire gli usi, costumi e bellezze naturali della terra che visita, prediligendo i paesi britannici e gli Stati Uniti d’America dove ha potuto continuare i propri studi privati sulla Storia, l’Architettura Americana e la leggenda dei Padri fondatori. Più volte è stato a New York, Washington, Boston e San Francisco dove intrattiene rapporti con alcune comunità italiane. La città del cuore è Washington DC. Attivo nel sociale con tante attività nell’Oratorio della Parrocchia del proprio quartiere, offre il proprio contributo al “Servizio di strada” che porta assistenza ai meno abbienti ed è mastro-cuciniere alla “Sagra del Bombetto” di Ancona.
Daniele Silvetti è anche presidente del Parco del Conero dal 2021 e coordinatore regionale di Federparchi dal 2023.
Il cittadino sempre al centro delle fasi decisionali tra trasparenza e coinvolgimento. Le Associazioni come co-gestori di spazi e programmazione.
Il Porto da custode di valori e tradizioni a motore di uno sviluppo sostenibile per la Città del nuovo Secolo.
La Cultura come elemento identitario di una Comunità. Il Turismo come strumento di rilancio di una Storia che dura da 2400 anni.
Commercio, Artigianato e Servizi come perni della rinascita del centro storico con un nuovo decoro urbano degno di un Capoluogo regionale.
L’Università diventa centro creativo di un nuovo concetto di Capoluogo; culla dei nuovi residenti della Città futura di respiro internazionale.
L’inclusione sociale come valore e la strategia della prevenzione quale strumento per garantire la sicurezza cittadina e contro il degrado.
Il Conero, la costa e i borghi al centro della Città tra il verde urbano e la mobilità sostenibile. Il Trasporto pubblico e la nuova sfida all’inquinamento.
Le fragilità socio-sanitarie di giovani e anziani al centro del nuovo Servizio Sociale Comunale; Obiettivi: “Socializzazione ed accessibilità”.
L’aggregazione da sostenere prendendosi cura delle attività dedite all’intrattenimento e alla crescita delle nuove generazioni. La “Città del fare” tra Sport-Arte e Spettacolo.
La Città di Ancona seppur depositaria di un Patrimonio Storico ed Ambientale senza eguali sull’Adriatico e nonostante la presenza di numerose infrastrutture nell’area metropolitana ha conosciuto la sua progressiva flessione in termini di competitività e ruolo Politico divenendo di fatto del tutto marginale sulla scena politico-amministrativa regionale e nazionale.
La progressiva quanto inevitabile flessione della Popolazione residente (98.450 abitanti nel 2022) che si è ridimensionata di oltre seimila unità negli ultimi dieci anni ha di fatto certificato quanto la città sia in deficit in termini di appetibilità socio-economica e soprattutto di forza attrattiva per gli investitori. La mancanza di una Visione Politica e soprattutto di un’autentica capacità di ammodernamento ha di fatto reso Ancona una città sempre più isolata ed incapace di fungere da Capoluogo regionale.
Per invertire questa caduta verticale sarà necessario recuperare ogni risorsa e professionalità del territorio per ricostruire una vera e propria Visione complessiva della città.
Il Progetto della “Grande Ancona” consentirà alla città di ritrovare la sua centralità se saprà fare rete e porsi baricentro di un’area vasta che sappia coinvolgere a Nord la città di Falconara, a Sud i Comuni della Riviera del Conero Camerano, Numana e Sirolo ed all’interno quelli di Agugliano e Polverigi creando un bacino di oltre 150.000 abitanti con la condivisione di sevizi amministrativi, trasporti, strutture socio sanitarie di prossimità, istituti scolastici ed una mobilità pubblico-privata che sappia efficientare il collegamento tra la periferia, frazioni e il centro storico.
Ancona deve tornare a pieno titolo città della interregionalità e dell’internazionalizzazione all’interno degli obiettivi previsti dalla strategia europea per la Macro-regione Adriatico-Jonica sapendo scandire i tempi delle scelte strategiche.
Lo stato di salute della Cultura di una Città non si misura con gli eventi di intrattenimento che patrocinano più o meno direttamente, ma con una capace e consapevole visione di produzione diretta o in sinergia con le Associazioni del Territorio. I 2400 anni di storia ci consegnano una robusta eredità di testimonianze ed un patrimonio spesso sconosciuto dalla stessa popolazione.
Ripartendo proprio dall’identità storica della città possiamo immaginare di come proporre al cittadino come al turista un articolato programma culturale che sappia mettere in connessione la storia dell’Area Archeologica, dell’Anfiteatro Romano, degli insediamenti medievali sino a quelli Napoleonici. Il “percorso ideale” che parte dal Porto Antico e che si arrampica sino alla Cattedrale di San Ciriaco per puntare diritto al vecchio Faro e quindi al Parco del Cardeto, ci dice quante siano le potenzialità in termini di turismo, sviluppo economico e valorizzazione ambientale.
La Cultura deve entrare a pieno titolo nell’offerta turistica della città articolandosi tra la centralità del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, la produzione del Teatro delle Muse e l’officina di eventi e manifestazioni rappresentata dalla Mole Vanvitelliana. Ancona potrà seriamente candidarsi al titolo di città della Cultura se saprà aprirsi alle contaminazioni e al contributo delle Associazioni culturali, musicali, teatrali esistenti che operano in stretta connessione con le scuole di secondo grado e che siano inserite in circuiti di rilevanza nazionale. L’obiettivo è quello di favorire eventi ed iniziative che sostengano la socializzazione della città e la sua conoscenza armonizzando le produzioni locali con quelle del circuito nazionale.
Creazione ed allestimento del Museo del Mare a ridosso del Porto quale percorso didattico ed evocativo della storia di una Comunità tra pesca, tradizione marinara ed habitat marini.
Istituzionalizzazione delle rievocazioni storiche (età greco-romana, medioevale e periodo Napoleonico) e delle tradizioni enogastronomiche connesse alle contaminazioni del passato (Stoccafisso) o a manifestazioni ludico letterarie come la rassegna del GiocAncona.
Fondamentale la riapertura di una Scuola civica di musica, ex Pergolesi, riportando ad Ancona anche il museo di Scienze naturali Paolucci.
Ancona è una città che richiama Storia, Tradizione e Cultura. Ha quindi un asset formidabile per attrarre turisti. La caratteristica bellezza del mare, la presenza evidente di un patrimonio storico di un certo rilievo, una condizione climatica ottimale consente di immaginare un periodo turistico che va ben oltre la stagione balneare. Per mettere a frutto un patrimonio così consistente e raggiungere un obiettivo di grande valore economico-strategico come lo sviluppo turistico è indispensabile creare un tavolo permanente con gli operatori del settore.
Si potranno sviluppare efficacemente i diversi livelli del Turismo, da quello estivo a quello sportivo senza dimenticare quello non meno produttivo collegato ai singoli eventi. Gli eventi favoriscono l’aumento dell’introito turistico e contribuiscono a lanciare sul mercato una destinazione. L’offerta di eventi, associata alla manovra di altre leve di marketing, può produrre diversi effetti sui livelli di stagionalità della domanda. Un evento aumenta l’occupazione alberghiera e promuove la città e dei suoi dintorni.
Nuove risorse per la promozione turistica che sappia ottimizzare l’ingresso della Tassa di soggiorno con l’organizzazione di eventi e percorsi promozionali del Territorio. Quindi l’inserimento del Parco Comunale del Cardeto all’interno del perimetro del Parco Regionale del Conero consentirà alla Città di Ancona di ribadire il proprio inserimento in un’area protetta di particolare pregio e riconoscibilità turistica. L’inserimento della relativa sentieristica all’interno della carta dell’accessibilità del Parco del Conero consentirà una ulteriore opportunità di rilancio in termini di fruibilità turistica.
Con i suoi 15.000 iscritti l’Università Politecnica delle Marche diviene l’interlocutore principale per ridisegnare il futuro della Città. Con il progetto “Ancona città dell’Università e delle Professioni” intendiamo sostenere con borse di studio progetti e start up in materia di: decoro urbano, trasporto pubblico, promozione del brand Ancona città del Conero, politica del verde urbano ed attività a sostegno della prevenzione e salute pubblica. Attraverso questo percorso di coinvolgimento diretto di laureati e specializzandi intendiamo investire sui nuovi cittadini anconetani. Riteniamo improcrastinabile varare un pacchetto di misure a dimensione di studente universitario che preveda particolari agevolazioni in termini di trasporto pubblico, accesso ai servizi comunali infittendo i rapporti con l’ERDIS per garantire la disponibilità di alloggi e posti letto per studenti.
Un programma amministrativo credibile in tema di ricerca della qualità e bellezza della città deve occuparsi degli spazi della vita quotidiana dei cittadini fruitori, mettendo al centro della propria azione la qualità della loro vita, laddove funzione e forma, benessere e bellezza, possano trovare un equilibrio perfetto. Questo concetto si traduce nella necessità di individuare quegli elementi significativi della città, in pratica quegli spazi e quelle strutture/infrastrutture, che rendono, o possono rendere in prospettiva, la città il luogo vivo, riconoscibile e accogliente della comunità urbana. Fare quindi risplendere la città, attraverso la manutenzione del verde, un nuovo arredo urbano combattendo la deturpazione di monumenti e degli immobili di valore storico.
Le attività commerciali ed artigianali torneranno a dare impulso al centro storico. Ripartendo dall’identità e dalla memoria storica del Centro si costruirà un percorso utile a valorizzare le attività locali in sinergia con le esigenze del Turismo crocieristico e di quello di passaggio con particolare attenzione ai prodotti del territorio. Renderemo il quadro normativo più semplice ed elastico supportando le attività nel rilascio di autorizzazioni e pareri preventivi. Prevediamo particolari incentivi per le imprese che si impegneranno nella rigenerazione urbana in quartieri da recuperare alla vita cittadina. A sostegno del Commercio diffuso immaginiamo la realizzazione di un calendario di eventi su tutto il territorio Comunale che servano a valorizzare i tratti storici della Città attraverso la sinergia tra pubblico e privato all’insegna della collegialità e della condivisione con le categorie produttive. Infine, una nuova zonizzazione delle strisce blu più vicina alle esigenze delle attività produttive con la realizzazione di nuovi parcheggi laddove favorire il trasporto intermodale.
Il piano della mobilità costituisce per una città il vero e proprio sistema nervoso di un territorio determinandone la funzionalità dei collegamenti e l’andamento del dato economico-commerciale. Il Piano della mobilità che abbiamo in progetto vedrà un forte impulso a favore della sostenibilità con forte contenimento del trasporto su gomma all’interno del centro storico privilegiando il trasporto pubblico e gli accessi su rotaia con la riapertura della Stazione marittima interna al Porto che rivaluterà la tratta Falconara-Palombina; Torrette-Stazione Centrale di Ancona, Stazione marittima, Varano, Stadio e Camerano.
Inevitabile e non più procrastinabile una nuova politica di potenziamento dell’Azienda Conerobus Spa con nuovi asset strategici che prevedano l’ammodernamento del parco automezzi in relazione alle innovazioni tecnologiche e all’insegna del risparmio energetico e nuove tratte di collegamento che colleghino tutta l’area metropolitana con il centro urbano e lo sviluppo del comparto Turistico da Falconara alla Riviera del Conero. Conerobus dovrà essere componente essenziale del suddetto programma di collegamento dorsale ponendo in asse principalmente la tratta tra Porto, Interporto e Aeroporto.
Ancona favorirà ogni strategia rivolta allo spostamento dell’asse ferroviario con relativo arretramento per favorire l’arrivo dell’alta velocità in una stazione decentrata. Sarà inoltre creato un Parcheggio scambiatore allo Stadio del Conero con una intermodalità che veda l’istituzione di una tratta elettrica con l’impiego di bus navetta che colleghi la zona di Passo Varano-Portonovo- Sirolo- Camerano e Numana.
La tutela ambientale è una priorità per una città che sta progressivamente vedendo aumentare l’inquinamento secondo gli indici OMS con preoccupanti ricadute sulla salute dei cittadini. E’ pertanto necessario intervenire per la salvaguardia del verde urbano realizzando l’Agenda Parchi e dei Giardini attraverso cui applicare un vero e proprio monitoraggio dei parchi Comunali e degli habitat esistenti sul territorio Comunale. Troppo spesso si è assistito ad abbattimento selvaggio di grandi alberi e a una piantumazione selvaggia di tipo “ideologico” senza alcuna cognizione di causa e priva di alcun riscontro tecnico scientifico. La piantumazione di alberi del tutto inadatti o peggio infestanti producono effetti controproducenti. Sarà necessario quindi prevedere una pianificazione cosciente e soprattutto qualificata attraverso l’indirizzo del Dipartimento competente dell’Università Politecnica delle Marche. L’accorpamento del Parco Comunale del Cardeto all’interno del Parco regionale del Conero consentirà un controllo più rigoroso e puntuale a tutela degli habitat esistenti e a protezione delle specie autoctone.
Sempre in collaborazione con l’Università e l’Autorità di Sistema Portuale sarà necessario creare un polo tecnologico-scientifico che possa coinvolgere soggetti pubblici, privati, enti di ricerca e mondo della formazione al fine di sviluppare innovazioni e soluzioni pratiche atte a risolvere le questioni legate alla tutela della salubrità del mare: es. avviare un processo di pulizia e dello specchio acqueo simile a quello dei grandi porti nazionali e utilizzare natanti ad impatto zero deputati alla raccolta e alla pulizia del mare dai rifiuti presenti. Individueremo, con il supporto tecnico di biologi marini, le zone più adatte per creare aree di ripopolamento o zone di tutela biologica abbinate a strumenti di deterrenza della pesca abusiva sotto costa, nella quale tutte le specie marine siano tutelate vietandone il prelievo, mentre sarà consentita la fruizione dell’ambiente, nel rispetto delle leggi vigenti, da parte dei bagnanti, diportisti e subacquei ricreativi.
Partendo da un dato valoriale che vedrà impegnata la nuova Amministrazione a sostegno dell’inclusione sociale e dell’integrazione verso i nuovi residenti provenienti da altre nazionalità si realizzerà una vera e propria stazione di ascolto e condivisione per garantire servizi ed assistenza presso il quartiere di residenza. La sicurezza di tutti i cittadini verrà garantita da una riqualificazione della funzione della Polizia Locale in coordinamento con le Forze dell’ordine. migliorando l’opera di coordinamento e monitoraggio del territorio. Prevediamo anche il potenziamento del Vigile di Quartiere con il coordinamento delle Associazioni in quiescenza per favorire gli obiettivi di sicurezza e prevenzione.